Special Guest Post: Sciuscia

Vado di precisione con la M4 Maverick, o è meglio l'affidabile Kalashnikov?! L’importante è che butto la flash prima di voltare l’angolo e sparo da accucciato!


Io di "Counter Strike: Source" non ne volevo nemmeno sentir parlare, che pagare* per un gioco per me era una cosa fuori dal mondo, no-global com'ero. No-global, o, come diciamo dalle mie parti, tirchio.
Se non ché un mio amico sfegatato del giocarullo in questione mi convinse a scommettere sull'impossibile: se avessi passato un esame che era impossibile passare, avrei festeggiato investendo 19.90 €, invece che in birra, nel noto FPS online di casa Valve. Capitò l'impossibile, e così sono eccomi qua a scrivere questa recensione.

*E' cosa nota che CSS non si cracka nemmeno se viene giù Cristo. Ecco perché Cristo non gioca a CSS: è un taccagno di merda.


La cosa bellissima di CSS è che non ti serve avere una mezz'ora libera, per farci una partita decente, come se fosse PES, e nemmeno avere un mese libero, per farci una partita decente, come se fosse World Of Warcraft, no! A CSS ci puoi giocare ogniqualvolta hai un minuto di tempo, una partitina veloce e via!
Aspetti che i tuoi amici ti passino a prendere ? Ti fai quattro round su cs_italy!
Devi andare in bagno, ma è occupato da tua sorella? Una decina di round su de_dust!
Attendi che la tua ragazza ti comunichi che il ciclo che tarda da cinque giorni è finalmente tornato? Forse dovresti trovare un gioco online che tolga più spazio alla tua vita sociale, visto che fai danni.

Su CSS ci sono poi le classiche tipologie di player che puoi trovare in ogni gioco online, però molto ma molto più fastidiose! Su CSS abbiamo:

 - Il noob: non sa un cazzo di nulla, non sa fare nulla, e se gli scrivi in chat "alt+f4 for unlimited cash" ci casca pure; ti ucciderà con un headshot da pallottola vagante casuale, facendoti scoprire varietà di bestemmie che ignoravi di conoscere.

- Il giocatore standard: senza infamia e senza lode, si accontenta di avere un rapporto KILLS/DEATHS sopra ad 1; serve ad occupare spazio nella squadra dove vorresti giocare tu.

- Il pro: superbo, snob, abilissimo col coltello, contraddistinto da un rapporto KILLS/DEATHS di 20 a 1; e, come se non bastasse, impossibile da uccidere, il figlio di troia.

- Il camper: si affida ad un ragionamento molto semplice, ossia che se è vero, come è vero, che la mappa di gioco è un sistema chiuso, prima o poi tu dovrai passare davanti al suo immobile mirino; contraddistinto da una mirabile resistenza fisica agli accidenti altrui.

- Il lamer: evoluzione tecnologica del camper, il lamer ripone le sue scarse probabilità di sopravvivenza nell'utilizzo delle odiatissime armi "kill-in-one", meglio conosciute come "lamme", che utilizzerà per ucciderti colpendoti a una mano anche se sarai a distanza di coltellata; la cosa assolutamente indisponente del lamer è che gioca unicamente per il gusto di vedere a schermo il numero dei suoi KILLS che sale, non divertendosi e non facendo divertire gli altri.

- Il lamer PRO: combinazione genetica dei due tipi di giocatore che gli danno il nome, trattasi di un pro che si diverte ad irridere gli altri giocatori segandoli a suon di AWP, per poi tirare fuori la Desert Eagle e distribuire headshot come se fosse la sagra dell'headshot di Trezzate; così, tanto per dimostrare di essere il migliore.

- Il cheater: nomen omen, il cheater si diverte a farvi il culo coll’aimbot o addirittura in god mode; contento lui.

- Il teamer: se esiste al mondo una forma di vita più voltagabbana di Capezzone, quella è il teamer; non appena la vostra squadra accennerà ad aver subito anche solo un ferito in più degli avversari, state certi che al round successivo lo troverete nell'altro team.

- Il rosicone: se ce n'è uno in partita, dormite sonni tranquilli, perché la vostra squadra sarà sempre giustificata per il 15-0 che sta subendo dagli avversari; "perché usano le lamme", "perché sono tutti camperoni", "perché quello là di certo c'ha le cheat", “perché si però dio bono però che culo che gli dice però”.


“PWNED”




It’s in a killing spree, it’s
Drink! l’unico blog videoludico che ti oneshotta, ma senza rancore.
(thanks to sciuscia)

Intervista: Qualcosa del Genere

Il tunnel delle interviste mi ha inghiottito e Non credo riuscirò mai ad uscirne. Pazienza.
Ospite di oggi è Qualcosa del genere, apprezzato blogger che nella seguente immagine possiamo osservare mentre gioca a carte con un ubriacone.



 Emix: Cominciamo dalla domanda che chiunque abbia letto il tuo blog almeno una volta si è posto: sei Daniele Luttazzi? Se si, mi presteresti 1000 euro che voglio comprarmi una prostituta? Se no, mi presteresti 100 euro che domani devo portare a cena fuori una prostituta?

Q:Macché Luttazzi. Figuriamoci se un artista affermato come lui aprirebbe mai un blog. A quel punto gli rimarrebbe soltanto di farcirlo con battute inviate da talentuosi e devoti lettori nella speranza di compiacerlo e limitarsi a pubblicare di tanto in tanto qualche stucchevole articoletto di denuncia sul suo esilio televisivo. Pura fantascienza. Quanto alle prostitute, assicurati che non abbiano studiato ragioneria: l’ultima volta che ne ho portato una a cena fuori ha ordinato i frutti di mare. Alfabeticamente.

Emix: C’è un qualunque aspetto della tua vita che potrebbe in qualche modo interessare un  essere senziente umanoide e di cui vuoi parlare? Tipo “come ti guadagni da vivere”, “di quali droghe fai uso”, “quali malattie veneree hai contratto”, “se hai mai conosciuto nella realtà qualche lettore del tuo blog”  e roba del genere.

Q:Fino a qualche tempo fa mi guadagnavo da vivere fornendo protesi ortopediche ai politici in cambio di agevolazioni per il mio traffico di puttane e cocaina in Puglia. Mi hanno sgamato quando il PdL ha candidato una rotula alle europee. Non incontro mai i miei lettori, fondamentalmente perché ci tengo a non deludere le loro aspettative. Voglio dire, magari pensano che a scrivere le battute di Qualcosadelgenere ci sia Kim Rossi Stuart. Non sapendo che l’ho licenziato tre mesi fa. Riguardo alle droghe, ho provato praticamente di tutto. E mi piacerebbe che pensassi che sia un’affermazione unicamente legata al personaggio che interpreto.

Emix: Quando, come e perché è nato il tuo blog? In un’ipotetica classifica delle 5 cose migliori che hai fatto in vita, (classifica che mi piacerebbe leggere) lo includeresti?

Q: Come ogni uomo, volgendo uno sguardo al passato non posso fare a meno di provare gioie e rimpianti per le scelte compiute e riempirmi di orgoglio realizzando che le cinque cose migliori che ho fatto sono i miei figli: Luigi, Barbara, Eleonora, Marina e Piersilvio. Elencati ovviamente non in base all’affetto che nutro per loro ma per dimensioni decrescenti del pene.

Emix: Domanda autoreferenziale; Secondo te perché Splinder ha deciso di censurarmi per un banale pezzo pregno di becero sarcasmo mentre permette ad anoressiche, troioni e al peggio della produzione blogghistica nazionale di proliferare nei propri server?

Q: Ricordo che la notizia della tua censura su Splinder mi turbò oltremodo e, a distanza di tempo, mi spiace solo che non si colga il tono ironico di questa frase. Al di là dello scherzo, dubito che Splinder vanti uno staff di nerd che controlli quotidianamente cosa viene pubblicato; è più probabile invece che abbia ricevuto pressioni dirette dai soggetti a cui ti riferivi nel post. Avrebbe dovuto informarti prima di adottare qualunque misura.

Emix: Cazzo se avrebbe dovuto. Parliamo di videogiochi, senza far addormentare nessuno. So che a te non interessano granché, ma dalle pagine di questo blog sostengo un modo alternativo di parlarne, perché il classico modo mi ha decisamente rotto i coglioni. Questo permette diverse riflessioni sul tema. Secondo te qual'è il pregio migliore dei video games?

Q: È vero, non sono un patito di videogiochi, ma credo che svolgano una lodevole funzione educativa. Prendi PacMan, per esempio: non è forse una raffinata metafora della vita? Accontentarsi dello stretto indispensabile, volare basso e collezionare solo pallini gialli per superare il livello oppure mettersi in gioco e correre rischi per ambire alla ciliegia da 500 punti? Il messaggio di Tetris invece non saprei. Che i pezzi ad esse fanno cagare, suppongo.

Emix: Per concludere, sto pensando ad un numero da uno a dieci, quale?

Q: Credo che risponderò 12 nel tentativo di rendere insopportabilmente idiota il seguito di questo modulo prestampato di domande che mi hai spedito.

Emix: No, sbagliato. Era 122. Ho ovviamente cambiato la fine del modulo prestampato che ti ho spedito. Ma l'idiozia non credo ne abbia risentito.
Grazie per la disponibilità Q., ora sii educato, ringrazia e saluta tutti come un bravo bambino. O congedati come meglio credi.

Q: Prendetevi cura di voi.

Qualcosa del Genere ed io siamo amici immaginari fin dalla nascita dei nostri rispettivi blog su Splinder, evento che grazie al carbonio 14 possiamo datare a due anni fa. In quel remoto passato con 1000 lire potevi comprarti due chili di pane e col resto 4 quintali di prosciutto. Altri tempi.

Nostalgia a parte, una visita al suo blog è quantomeno il minimo da parte vostra, simpatici lettori nerd e antipatici lettori non nerd, ma sono certo che la stra-grande maggioranza del popolo blogosferico lo conosca già. In caso contrario, spiegatemi per favore che cosa lo usate a fare internet, eh? Cosa lo usate a fare? Boh.
Di seguito il videogioco preferito di Q, Grand Theft Auto IV.



I believe I can
Drink! il primo blog videoludico che se pensi che possa cambiare il mondo ti sbagli alla grande, è già tanto se mi cambio le mutande.

The Sims Horror Movie


monday is a good day to
Drink! il primo blog videoludico che allieta il vostro lunedì con simpatici video e demenziali giochi in flash

Somewhere over the rainbow

Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. No, niente che abbia a che fare con Orione o altri trip fanta-planetari, io le ho viste sulla Terra, quelle cose.

Ho visto due eroinomani disperarsi perché la dose che avevano appena comprato era gesso. Un uomo ed una donna, nelle prossimità di una fermata del bus, dei pezzettini di un sacchetto di plastica per terra, un altro pezzo nelle mani di lui, lei con gli occhi neri e lontani, come quelli di un Pokemon.
“Non c’è niente, non c’è niente!” ripeteva lui, esasperato. Lei assente. E magrissima. Potevi scambiarla con la tabella degli orari, a guardarla distrattamente.

Ho visto un tale urlare a squarciagola per la strada. Un uomo anziano, leggermente gobbo. Reiterava una disperata domanda d’aiuto. Qualcuno ha ucciso la sua famiglia, pare, che qualcuno lo aiuti.
“Hanno ucciso la mia famiglia, qualcuno sulla Terra mi aiuti”.
È un noto pazzo, così viene apostrofato. Nessuno lo aiuta, nessuno lo nota realmente, nemmeno le stelle.

Ho visto africani correre veloci come Bolt, con grossi sacchi pieni di vestiti taroccati tenuti in spalla, mentre macchine della finanza spuntavano in lontananza, come fossero pinne di un branco di squali.
Non ho mai visto un solo poliziotto agire quando ce n’è stato bisogno, li ho soltanto visti ritirare patenti a giovani che avevano bevuto due birre, rompere il cazzo a ragazzini che si fumano uno spinello, o pretendere di entrare gratis al cinema mostrando il distintivo.


Ho visto una vita finire mentre contavo le gocce di una flebo di morfina che lentamente andavano giù.
Una, due, tre, quattro.
Nel frattempo due paramedici parlavano del Genoa.

Una città con troppe chiese, troppi ipocriti, troppa indifferenza, troppa solitudine, troppa eroina e troppa disperazione; voi come la definireste?
Esatto.







I have to

Drink! il primo blog videoludico che profuma di rosa francese e sulla camicia ha un foulard di chiffon

Talking Toilets #1 Shit Happens


 
 
  
  
  



eat my
Drink! il primo blog videoludico che ha preso la deriva delle vignette. Tanto poi passa. Quelli che tra di voi amano poco le vignette idiote ed essenzialiste (gente malata di cui dobbiamo accettare l'esistenza) possono trovare un mio pezzo a metà tra il nerd, il faceto e tutto il resto su

INGLORIUOUS PIXEL BROTHERS
If You Need Heroes, Send In ThePixel Brothers

Dante's Inferno: fumetto-recensione

 


[inspired by a strip seen on dueling analogs. e lo scrivo in inglese perchè sono trendy e tu invece no.]
swallow my
Drink! il primo blog videoludico che sanza morte | va per lo regno de la morta gente

AudioDrink! episodio#1


shine on your crazy
Drink! News, satira, buoni consigli per una vita felice e anche videogames, di tanto in tanto.

Inside the Loop.

Ultimamente perpetuo una specie di rito ogni sera: Piglio a pugni il pc (si accende solo così, non molesto per puro sadismo gli oggetti tecnologici. Molesto le donne gravide.), avvio il MAME e stacco il cervello. Così un altro giorno è pronto per finire.

E gioco sempre con gli stessi tre titoli.
Street Fighter Alpha 3, Metal Slug 2 e Gals’n Panic 2.
Video games dall’indiscutibile valore culturale? Boh. Non lo so, che domanda del cazzo. No, direi di no.
Li definirei piuttosto opere in grado di convogliare emozioni fondamentali ed esprimerle in qualcosa che non abbia necessariamente a che fare col lancio di souvenir in faccia al premier, il vandalismo o qualche altro deprecabile ismo.
(il nudismo e l’anarchismo sono esclusi dall’insieme, non li pratico, non da sobrio, ma li bramo.)
Insomma, antistress tecnologici e poco più.

Il primo della lista lo gioco per impazzire di rabbia. La versione USA è difficilissima, roba del tipo che Bison ti uccide con tre pernacchie e tu dopo 207 calci volanti e spazzate gli hai tolto uno sputo di energia.
Il secondo lo uso per indirizzare mia collera contro orde di invasati alieni nazisti o viceversa, trivellando di colpi ogni cosa trivellabile di colpi sullo schermo, senza nemmeno aver bisogno di un motivo, esattamente come hanno fatto gli americani con l’Iraq, nonché ringraziando i crediti infiniti.
Il terzo per sollazzarmi (crediti infiniti, amen)

Rabbia, sfogo e sollazzo, rabbia sfogo e sollazzo, rabbia sfogo e sollazzo.
Come Come essere dentro un loop.
Ripetersi, ricominciare. Ogni giorno lo stesso sogno.
Piccoli gesti dissimili solo per particolari altrettanto piccoli, affogati nelle abitudini automatiche, cose alle quali non fai nemmeno attenzione, se non riflettendoci davvero su. Staccandoti per un attimo dalla routine al fine di tirare le somme o di renderti conto di come stai impegnando il tuo tempo.

Io, ad esempio, ultimamente perpetuo una sorta di rito ogni sera. Piglio a pugni il pc (si accende solo così, non molesto per mero sadismo gli oggetti tecnologici. Molesto i barboni.) avvio il MAME e stacco il cervello.
Così un altro giorno è pronto per iniziare.


Mind the loop
Drink! il primo blog videoludico ad libitum sfumando

Salta Mario, Salta!!!


thanks to www.retrosabotage.com 

jump on
Drink! il primo blog di avanguardia metavideoludica e paralinguaggio tecnologico che nei cannoni mette i fiori. Ma anche hashish di bassissima qualità. 

Mii Speech: Episodio #5: Misunderstood

 


  

  

  

 

Testi e disegni by
Drink! il primo blog videoludico che elargisce in egual misura perle di saggezza e l'esatto opposto

Recensione: Paranormal Activity [film]

C’è questa coppietta che, con la scusa di videoregistrare le manifestazioni di una presunta entità sovrannaturale che si aggira rumorosamente per la loro casa, decide di dare sfogo alle proprie fantasie da pornoattori amatoriali. Tanto di cappello.


Purtroppo gli sposini non ci danno dentro mai sul serio, anzi, non ci danno dentro affatto, così la noia prende inevitabilmente il sopravvento dopo una manciata di minuti. Certamente i due litigheranno e lei lo ucciderà, forse perché posseduta dallo spettro o forse perché è una donna inequivocabilmente squilibrata.

Una sola questione anima tutta la pellicola dello sconosciuto regista Oren Peli: Ma Spielberg si è davvero spaventato per ‘sta cagata? Strano. Uno sta lì a immaginarsi Spielberg come uno con due palle enormi, e invece scopri che è una mammoletta. O che tu hai più fegato di lui. O che sto Paranormal Activity è solo l’ennesimo clone di The Blair Witch Projet, che comunque a me ha fatto abbastanza schifo pure quello.

Grandiosa l’interpretazione del fantasma, a sorpresa il finale. Nel senso che non l’ho visto il finale, mi sono infilato nella sala dove proiettavano Alvin Superstar 2, che è un fottuto capolavoro. Adoro i Chipmunks.

It’s faster! It’s
Drink! il primo blog videoludico antropofago contro ogni tipo di concetto di proprietà. Soprattutto quella invariantiva.

Special Guest Post: Faina Incazzosa

Tuffo nel passato: Metal Gear Solid (by faina)


E insomma io ero abituato a giocare con Crash Bandicoot 3, quando un bel giorno un amico mi fa:

"Faina, ma giochi ancora con quella merda per bambini? te lo presto io un gioco serio."
"E cosa sarebbe?", gli chiedo io, con gli occhi che si illuminano come quelli di un ragazzina che vede Scamarcio.


"Metal Gear Solid", risponde lui, con un tono del tipo “INFEDELE ERETICO BASTARDO, INCHINATI E RINGRAZIA IL SIGNORE PER AVERCI DONATO SOLID SNAKE”.

"Metal Gear che? E cos’ha di speciale?", chiedo io, col sorriso che mi si spegne sul volto diffidente.

Il mio amico mi guarda con una tenerezza e compassione sconcertanti e scuote lentamente la testa, del tipo che mi sono sentito come un handicappato dei film, di quelli che vanno in giro con le stampelle e che si lasciano scappare di mano un quaderno nel corridoio della scuola e non riescono mai a raccoglierlo da terra, e con voce solenne mi risponde:

"E’ un gioco che è una figata e quando ti rinchiudono in prigione devi usare il ketchup per far finta che sia sangue e poi arriva la guardia a controllare se stai crepando e tu la riempi di botte e riesci a evadere e poi tieniti forte SI POSSONO FUMARE LE SIGARETTE PER VEDERE I RAGGI LASER!"


E io a quel punto sono corso a casa e ho gettato Crash Bandicoot dalla finestra urlando “Muori, fottuto bastardo!”, e sono rimasto in fervida attesa di provare questo sublime capolavoro.

Finalmente, l’amico me lo presta. La mia vita è cambiata da quel momento.

Sono diventato un agente segreto.

Perché Metal Gear Solid è un gioco che ti spinge a migliorarti partita dopo partita, del tipo che se riesci a completarlo in tre ore e un minuto ti girano i coglioni e ci riprovi per completarlo in due ore e cinquantanove minuti e ottenere la mimetica ottica e la bandana e la macchinetta digitale per fare le foto ai soldati mentre pisciano nei cessi e la qualifica di agente segreto “Wolf” o “Snake” o “Fox” o quel che è, che così poi ti vanti coi tuoi amici di grado inferiore al tuo e li sbeffeggi e loro vanno a casa a piangere e maledicono Hideo Kojima mentre tu, che ti senti superiore persino a James Bond, continui a pavoneggiarti con chiunque abbia giocato a MGS.

E poi Solid Snake diventa il tuo idolo, sia chiaro. Un uomo solo e senza equipaggiamento che si infiltra in una base nemica e riesce a distruggere un’enorme macchina da guerra nucleare, tutto da solo? E che, come se non bastasse, adora fumare e ci prova spudoratamente con le belle donne? Porca puttana, quando scopri l’esistenza di un mito come Snake maledici tutti i momenti sprecati a sputare fiamme con quel coglione di Spyro the Dragon.

E poi, altro punto di forza: i boss. Oh, i boss! Mai visto dei nemici più assurdi in un videogioco.
Un cecchino donna cresciuto dai lupi, un vecchio pazzo di settant’anni che spara meglio di Billy the Kid, un tizio ninja cibernetico con la katana tornato dal mondo dei morti, un gigantesco indiano Sioux che parla coi corvi, uno psicopatico che vola e sposta gli oggetti col pensiero e indossa una tutina di pelle!!!
E’ chiaro, solo in un gioco per PlayStation potrebbe succedere una cosa del genere, non esiste gruppo terroristico al mondo che si affiderebbe a una banda di spostati del genere. Ma ai miei occhi da giovane videogiocatore sembrava la cosa più plausibile al mondo.

E poi c’erano le MEMORABILI FRASI DI METAL GEAR.
Io e i miei amici ce le imparavamo a memoria e diventavano un po’ come una Bibbia. Non che ce ne fregasse un cazzo della Bibbia, ma era per rendere l’idea. Erano le classiche frasi da film d’azione, quelle fatte apposta per gasarti il più possibile (quelle alla Rambo, per capirci.)

Un esempio:

Il fratello/nemico di Snake, Liquid, precipita al suolo con il suo elicottero, che esplode in maniera devastante.
La scena è tragica.
Le fiamme si levano alte nel cielo.
Snake si avvicina al cornicione con passo lento.
Contempla dall’alto i rottami dell’elicottero che vanno a fuoco, intrappolando al loro interno il fratello/nemico.
E dichiara:
"Questo risolve il problema della cremazione."

QUESTO RISOLVE IL PROBLEMA DELLA CREMAZIONE!

Immaginate un ragazzino di dodici anni che assiste a una scena del genere. Un orgasmo videoludico. Rocky? Bruce Lee? Robocop? SI FOTTANO.

Rendiamo lode a Solid Snake.


(thanks to Faina Incazzosa)

let's
Drink! il primo blog di satira videoludica che si avvale delle più prestigiose firme del panorama non videoludico, oh yeeees.

Skebby e il buonismo [inchiesta] [inchiesta?]

Immagino che a voi esponenti della borghesia agiata, tutti muniti di case colme di tv HD a schermo piatto, consoles HD, portatili Apple HD, videocamere HD, addirittura col videocitofono in High Definiscion e col frigo sempre pieno di latte HD, non capiti mai di rimanere per settimane senza un soldo in tasca (e malgrado tutto ciò avete anche il coraggio di elemosinare denaro dai vostri siti/blog. "Donazioni". manco foste dei terremotati. Vergogna. Ai lavori forzati, altro che "donazioni").
Bene, a me capita, e capita spesso, chi ha avuto la fortuna di incontrarmi nel mondo reale può confermare. Inevitabilmente, non avendo a genio l'idea di derubare le vecchiette (non ancora, ih ih ih!), occorre tagliare delle spese. La prima scelta ricade sempre sulle ricariche del cellulare. Seguono un menù a tendina di altre cose. Internet, la bolletta della luce, i biglietti del bus, i libri, i videogiochi. Anche il cibo. Grazie al cielo le bestemmie sono gratuite.


"Emix, hai un fisico invidiabile eppure non vai in palestra! Qual'è il tuo segreto?"

"Guadagno e vivo con 400 euro al mese, manco tutti i mesi. Dovresti provarci anche tu, schifoso dilapidatore di euro per futilità e invasato abitante dei villaggi del fitness Virgin, mantenuto dimmerda."

Chiuso il dovuto preambolo, che spero abbia offeso più gente possibile, veniamo al punto.

Non avendo da mesi un soldo nel cellulare e sentendo come tutti l'esigenza di comunicare, quando non addebito le chiamate al destinatario uso spesso diversi portali per l'invio gratuito di sms dal Web. 
Skebby è uno tra i più ffamosi. Nonchè tra i più subdoli e paranazisti.

Questo è il testo che ho cercato di inviare giusto poche ore fa:

Un normalissimo messaggio anonimo carico d'insulti gratuiti, cosa volete che ci sia di strano? Proprio nulla. 
Questa è la schermata emersa dopo aver cliccato su INVIA.

Scandaloso. Assurdamente Scandaloso. Skebby analizza il testo dei messaggi e si rifiuta di inviare quelli che contengono volgarità. 
Assurdamente Scandaloso? Boh. Fate voi, a me proprio non me ne importa nulla. Ma questa cosa andava detta, in nome del diritto di cronaca e di qualcos'altro che avevo sulla punta della lingua e che vi comunicherò quando mi ritornerà in mente.
....
....
....
In nome dei bambini che cuciono le felpe dell'Adidas in Birmania, ecco, me lo sono ricordato.

Di seguito due tette gigantesche che discutono del più e del meno.

Casomai le tette parlanti non fossero abbastanza per voi (amici gay, io vi ho a cuore, gli altri blog videoludici fanno solo finta), ecco il link ad una spettacolare versione di Tetris in grado di darvi la nausea a prescindere dall'orientamento sessuale.

late night
Drink! il blog di satira videoludica più seguito dai bot di google. Se non l'hai capita non sei abbastanza nerd, quindi spacca subito il tuo pc e non accenderlo mai più, hai ancora una speranza. Corri, Forrest, Corri!

Games Never Made: Wii Milf



  Recensione:
La vita non è come quando sognavi che un giorno avresti trovato un fantastico principe azzurro, un uomo gentile, rispettoso, forte e giusto. Ti ricordi? le tue giornate scorrevano spensierate, tra giochi, bambole, trecce e cotillions.
Scorrevano, tempo imperfetto.
Ora è davvero cambiato tutto, sei cambiata anche tu. Te ne rendi conto guardandoti allo specchio, mentre invecchi inesorabilmente e quei sogni che animavano il piccolo cuoricino che ti batte in petto non riesci nemmeno a ricordarli.
Un uomo l'hai trovato, non era come sognavi,  ma pazienza, gli hai fatto credere di amarlo lo stesso, perchè, cerchiamo di esseri schietti, te non sei quella bellissima ragazza che i tuoi genitori o la tua amica del cuore ti hanno sempre detto di essere, sei una ragazza qualsiasi, e dopo qualche insipida esperienza ti sei tenuta stretto il primo che è passato, il primo con cui hai giocato alla gattina in calore quando andavi alle superiroi, il primo che non ti dava la nausea.
Ovvio, non è perfetto. E ti ha pure ingravidato, l'asso. E tu quel bambino lo ami, per carità, ci mancherebbe ancora.
Ma odi tutto il resto.
E allora giochi a provocare, a farti desiderare, a mostrarti, indossi biancheria vistosa e seducente, lanci languide occhiate ai giovanotti che incontri per la strada, cammini sculettando, ti tingi i capelli, ti rifai il seno, ti trucchi con cura, indossi tanga sempre più sottili e pantaloni con la vita sempre più bassa, godi e gongoli del fatto che i ragazzini non possano fare a meno di fissarti il decoltè e sai che gli amici adolescenti di tuo figlio si masturbano pensandoti.

Non sei una sgualdrina, nè una poco di buono, sei una mamma, ma non una di quelle che ha appeso al chiodo la femminilità o l'ha ipotecata per chissà quale motivo, sei una mamma che tanti vorrebbero scoparsi. Una milf, per dirla all'americana.
E non solo ne sei più che consapevole anche se fingi di non esserlo, ma ti piace anche, ti piace da morire.
      

Wii Milf is a creation of
Drink! il primo blog videoludico che, anche se di videogiochi non ci capisci una sega, una volta scoperto non lo molli più.