Shock the Monkey

A destra, una scimmia. A sinistra, mio nonno.
Il dubbio, l’incertezza, la consapevolezza di non sapere qualcosa, sia una nozione o una risposta a una domanda, sono tratti puramente umani o anche altri esseri del regno animali ne sono provvisti? Una coppia di scienziati ha fatto sì che alcune scimmie giocassero con un videogame, e non solo per passare un sabato sera diverso dal solito o dare a me uno spunto per scrivere questo post, bensì per dare una risposta alla questione di cui sopra.
Il motivo per cui degli scienziati debbano porsi domande del genere e quali vantaggi riceverà l’umanità dalla ricerca in questione sono argomenti che non verranno affrontati all’interno dell’articolo, perché se volessi perdere tempo a parlare di cose che non esistono farei il testimone di geova, l’astrologo o il filosofo.

È troppo tardi per me, ma qualcuno di voi è giovane abbastanza per non sprecare la gioventù fumando hashish di bassa qualità.
Siate ambiziosi, quando volete farvi una canna, comprate della roba di qualità. In questo modo eviterete di rincoglionirvi troppo con gli spinelli, e magari un giorno riuscirete a trovare dannatamente curioso il mondo della scienza e avere un lavoro meraviglioso, come John David Smith della State University of New York e Michael Beran Georgia State University: addestrare scimmie a giocare con i video games.

un tipico gioco per wii
Il che, a conti fatti, non è poi così diverso da quello che ho fatto durante la scorsa estate quando ho lavorato come animatore in un centro sociale per bambini negri, figli di immigrati sudamericani e menomati mentali.
Proprio non riuscivano a capire come usare il tasto R2 sulla plei, ma grazie a dio avevamo anche un Wii, che è a prova di terrone.

Un lavoro duro, il mio, e poco remunerato, sebbene l’eco dei più incredibili tornei di Tekken e Wii Sports mai organizzati ancora rimbombi per i quartieri popolari più degradati dell’estrema periferia ponente.



John e Michael invece hanno deciso di usare i Macachi per il loro esperimento, primati simili in diversi aspetti agli umani e certo più intelligenti della maggior parte dei negri che non tifano o non giocano nell’inter.

Dico, avete mai visto una scimmia fare il muratore? No. Mentre guardate gli alti ranghi della finanza, le gerarchie ecclesiastiche, i nostri politici: tutti scimmie ammaestrate, la decisione del dinamico duo quindi non fa una grinza.

Il videogioco che ha trastullato i macachi di John e Michael era un semplice test sulla densità di alcuni oggetti; i simpatici primati dovevano dire se si trattava di un qualcosa di soffice o duro premendo l’apposito pulsante, o potevano anche saltare una domanda se incerti sulla risposta e passare alla successiva.
In caso di risposta esatta una ricompensa veniva elargita alla bestia: frutta, dolcetti, la candidatura a sindaco di Napoli o altre cose che possono far gola a una scimmia.

Sarà soffice o sodo?

Ogni risposta errata veniva invece punita con una pausa prolungata tra un quesito e l’altro.
I macachi non sono grandi fan delle pause.
A giudicare da come mio nonno percepisse l’esigenza di cambiare canale a ogni interruzione pubblicitaria quando guardava la tv, beh, non riesco a non pensare che quell’uomo in realtà fosse una scimmia.
Era anche palermitano.

Comunque sia, i due scienziati son riusciti a dimostrare che si, le scimmie hanno consapevolezza dei propri dubbi e provano indecisione proprio come il genere umano, soprattutto come il sesso femminile.

["Monkeys 'display self-doubt' like humans" via BBC EARTH NEWS]

shock the
Drink! il primo blog videoludico che ama scimmie e terroni. No vabbè, i terroni no.

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