Foto-Recensione: FIFA 10 VS. PRO EVOLUTION SOCCER 2010

FIFA 10

FORMATO: QUELLO CHE NON TI ASPETTI.

DISPONIBILE: STASERA NO, CHE HO IL MAL DI TESTA.

PUBLISHER: ELECTRONICS "FREGA UN CAZZO DEL SOCCER A NOI YANKEES" ARTS.

SVILUPPO: SUL GROSSO. DICIAMO PIAZZATO.

STORIA (ATTENZIONE! SPOILER! DI SEGUITO VIENE SVELATA DEL TUTTO O IN PARTE LA TRAMA DELL'OPERA!):11 compagni di merende sfidano altrettanti scappati di casa a chi ce l'ha più lungo. Giunti ad una fase di stallo della disputa, i 23 (non torna) depravati decidono di sfogare gli istinti più vili e rancorosi prendendo a maleparole uno sdrucito supertele di passaggio. Di lì a passare ai calci, gli sputi, i nocchini e gli schiaffi a due mani è un attimo. La violenza villana & gratuita si protrae fino all'intervento di un saggio uomo vestito di nero che, sottratto il malcapitato pallone ai propositi assassini della folla di facinorosi, decreterà la fine delle ostilità una volta per tutte.

PRO EVOLUTION SOCCER 2010

FORMATO: QUELLO CHE NON SERVIVA.

DISPONIBILE: SI', MA NEI DENTI.

PUBLISHER: MA DICI A ME?

SVILUPPO: GIALLO, NANO & IMPERTINENTE.

STORIA (ATTENZIONE! SPOILER! DI SEGUITO VIENE SVELATA DEL TUTTO O IN PARTE LA TRAMA DELL'OPERA!):11 compagni di merende sfidano altrettanti scappati di casa a chi ce l'ha più lungo. Giunti ad una fase di stallo della disputa, i 21 (non torna ancora) depravati decidono di sfogare gli istinti più vili e rancorosi prendendo a maleparole una sciupata ma pesantissima palla medica di passaggio. Di lì a passare ai calci, gli sputi, i nocchini e gli schiaffi a due mani è un attimo. La violenza villana & gratuita si protrae fino all'intervento di un saggio uomo vestito di nero che, sottratto il malcapitato pallone ai propositi assassini della folla di facinorosi, decreterà la fine delle ostilità una volta per tutte.

ED ORA LA NOSTRA ATTESA FOTO-RECENSIONE:


 (vale per entrambi i titoli, naturalmente)


Life is a game
Drink! il primo blog videoludico che puoi usare come un colluttorio.

Noia da ufficio




Ci sono poche cose che irritano nel magico mondo lavorativo e una di queste è non aver nulla da fare (che va di pari passo con "aver troppo da fare").
Per questo è nato un simpatico giochillo, un flash-game di quelli geniali, uno di quelli che una volta cominci, non smetti più, tempo permettendo, ovvio.

Si tratta di "5 minutes to kill(yourself)".

La storia è semplice: impiegato stufo di avere un meeting ogni ventitrèvirgolacinque secondi si dice "Se arriva un'altra convocazione, giuro che mi uccido!".
Detto fatto, ecco la mail galeotta: prossima riunione in 5 minuti.
Ma non per il nostro "eroe" che decide di porre fine alla sua vita, nei modi più assurdi che si possono realizzare in ufficio.

5 minuti di gioco, 5 minuti per vincere, 5 minuti per uccidervi.

L'intro a questo post è nato così, orrenda e fine a sè stessa.

Segnalazioni su giochi in flèsc, donnine nude e il Mario "Sfancula Principesse" sono una gloriosa offerta di

Drink! il primo blog idrosolubile che sa di carbonara

Super Mario Rescues The Princess.

Vecchiotto. Ma ancora dannatamente valido. Gustatevi questo corto animato di Seth MacFarlane (l'autore dei Griffin e American Dad) realizzato per la catena di fastfood statunitense Burger King. Il protagonista del divertente video è un tale "Mario"..



La trama in breve: dopo mille peripezie (ma facciamo pure una) Mario riesce finalmente a liberare l'affascinante Principessa. Quale sarà mai la ricompensa agognata dall'italico sturacessi? Un innocuo, singolo bacio. Ma l'aristocratica bellezza non sembra essere d'accordo...

Chiù Pilu Per Tutti.

Drink! è decisamente il blog di satira videoludica più cool, sopra le righe e iperdotato del vasto panorama giocoso-internettiano. Facciamo pure dell'intero universo conosciuto. E lo scrivo senza timore di smentita. Perchè oltre ad essere bellissimi, intelligentissimi e simpaticissimi qui siamo autentici campioni di modestia. E vi venisse un colpo a tutti se mai dichiarassi il falso.

..Ma c'è un però. Uno degli ingredienti fondamentali che rendono un buon blog un'alchimia irresistibile di sano ed irrinunciabile intrattenimento quotidiano è, concedetemelo, palesemente sottosfruttato (e chi mi conosce sa già dove sto andando a parare). Parlo, of course, della FIGA. Del PELO. Della GNOCCA (ok, avete il quadro). All'interno di Drink! appare in quantità risibili e quando c'è è di qualità perlomeno opinabile (adolescenti in piena tempesta ormonale che si celano pudicamente dietro un pad ed un tatuaggio di Mario sulle chiappe? Ma dico, stiamo scherzando?). E giunti a questo punto subentro in scena io, il vostro e-gnoccologo di fiducia nonchè novello deus ex machina, per riportare l'equilibrio nella Forza e nell'Ordine Naturale delle Cose.

Signori & signori, è pertanto con profonda commozione e sentito smarrimento che vado ora a presentarvi LE TETTE ma soprattutto IL CULO di BAYONETTA. Enjoy.









Realizzato dai goodfellas di Platinum Games (Okami, Viewtiful Joe) e prodotto da SEGA (e chi, sennò?).

 My Favourite
Drink! da oggi con il 7% di gnocca in più.

Recensione: Anciarte Ciù (Inesplorato Due: Il Covo dei Pirla)


FORMATO: PleiStescìon Trì (Liscia, Gasata e Slìm)

DISPONIBILITA': Solo Se Paghi

PUBLISHER: Il Nemico

SVILUPPO: Mah, Suppergiù Un Metro e Ottanta. Fai Ottantadue.

E' la storia di 'sta tizia (una certa Cloaca, mi pare) che rimorchia 'sti tre tipacci/avanzi di galera/rumeni ma di quelli che non danno mai neppure una telefonata a casa nei uìchend per dire che so ciao come stai tutto bene e il nonno. Insomma dei bastardi. Il primo (quello ganzo) è un barbone con la canotta perennemente lercia che sta in piedi da sola manco Brus Uìllis dopo una settimana di riprese in Daìard. Il secondo (quello scemo) è uno sgallettato con le mèsc tipo i tronisti della Defilippi ma più ghèi e odioso. Il terzo (l'ultimo) è un vecchiaccio laido e puzzolente con in mente solo tre cose: i sigari, la figa e i sigari. Lei è una ninfomane dichiarata in astinenza da dieci anni (o così parrebbe, visti anche i pressocchè continui e ostinati riferimenti da parte sua alle dimensioni della nerchia dei tre già nelle primissime battute di gioco) e la inquadrano sempre di chiappe. Poi salta fuori pure la tipa bionda/carina/magrina del primo Anciarte magari (diolovolesse) ci scappa la scena lesbo, ma mica lo so perchè a quel punto lì non ci sono ancora arrivato. Io sarei già contento con un mezzo buccàchè nel finale. Adesso basta spoilerare però che poi Viutìfulmacs mi lancia il malocchio e mi tocca andare da mio zio che è mago a farmelo levare e a me mio zio non è che mi sta tanto simpatico. Quindi fine. Sotto, il gioco.

Lui: "Tò, un forno." Lei: "Famòlo strano."

Lei: "Togliti i calzoni." Lui: "Ma allora è una fissa, la tua."

Una tipica schermata di gioco.

Never Let Me Down Again
Drink! il primo blog videoludico che c'ha pure la pleistescion trì presa da gheìmstop.

I Videogiochi Fanno Male (e ne ho le prove) - Caso 1

Rubrica SCEntifica a cura dell'esimio dott. figl. di putt. gran. lup. mann. Diobrando


Adesso è (finalmente) ufficiale: I VIDEOGIOCHI FANNO MALE (ma MALE FORTE, eh? Sia ben chiaro). Un mio recente (nonchè remunerativo) studio di laboratorio riguardante le disfunzioni provocate dal reiterato ed impavido utilizzo casalingo di videogames maligni denominati First Person Shooter (FPS per i più lunatici e le riviste prezzolate di settore) ha evidenziato l'esistenza di una vera e propria sindrome patolo-escatologica (qualsiasi cosa significhi) da me prontamente ribattezzata (e già protetta da copyright, tiè) First Person Shooter Desease (con buona pace di tutti quelli che, cazzi loro, l'inglese non l'hanno ancora imparato. Sporchi comunisti). Eccovi qui di seguito ed in esclusiva (avrete presto notizie dal mio commercialista) il video-diario rivelatore girato da me medesimo.
Vi saluto ringraziandovi per il tempo concessomi (anzi, ma manco per il cazzo: ANDATE AFFANCULO, razza di segaioli brufolosi, sfigati, perdigiorno & senzadio).



..Certo che anche i vari Donkey Kong e Street Fighter II i loro bei danni li hanno fatti uguale, eh?

Right By Your Side
Drink! Il primo blog videoludico che ha già detto abbastanza.

HellCiccio's Toons Ep. 1x05

"It's a meee!"






Drink! Il primo blog videoludico ad aver stappato lo spumante dopo la sentenza della Corte Costituzionale

Verso la PEGI 2.0 e oltre



Apprendo dal sito dell'AESVI che il 1 di ottobre si è tenuto alla Camera dei Deputati un incontro "promosso dall'Associazione Editori Software Videoludico Italiana (AESVI) e dall'On. Antonio Palmieri, componente della Commissione Cultura" e bla bla.

Ad aprire le danze ci ha pensato l'On. Maurizio Lupi. Sono poi intervenuti eminenti esperti in materia come l’On. Alessandra Mussolini, Presidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza (?) e l’On. Gabriella Carlucci, Vice Presidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia (e fautrice di simil-provvedimenti in materia), perché proprio non potevano mancare come invece quelli dello scudo fiscale.

Tutta questa manfrina di gente per parlare di...
"PEGI 2.0", nuova versione del sistema di rating europeo che presenta da settembre una veste grafica ed icone più facilmente riconoscibili."

Perché non è cambiato solo il colore delle icone PEGI (non sia mai che la nonna daltonica non cechi il bollino a forma di infarto su WiiSport Resort!) ma anche delle "sanzioni per gli editori che violino le norme del PEGI portano ora a multe fino a 500.000€."

E poi (occhio che non c'è una virgola):

"Nel corso della sessione è stata annunciata la prossima firma di un protocollo d’intesa tra AESVI e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il fine principale di sviluppare progetti sperimentali per l’utilizzo dei videogiochi nelle scuole a supporto della didattica per favorire l’avvio di un processo di innovazione e di modernizzazione del sistema educativo attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e in particolare i videogiochi e per valutare le potenzialità dei videogiochi di intrattenimento per l’apprendimento alla luce delle attuali conoscenze sul funzionamento dei processi cognitivi."


Anf.

È bello vedere che il fiore della politica del nostro Paese (che finanzia il Foglio ma non GAME Pro) ha finalmente compreso quelli che sono i problemi di un'industria che in Italia rappresenta un mercato di 670,9 milioni di €uro nel 2008 (dati AESVI, punto V del rapporto) ma che ha 4 software house in croce costrette a sviluppare col Pascal e a masterizzarsi i giochi con Nero 7.



il commento su
Drink!
il primo blog videoludico che propone una sanzione di 500.000 € anche per quelli che hanno boicottato (favorendo così la pirateria) Fallout 3, Rule of Rose, Manhunt 2 e No More Heroes, così come a quelli di Mediaset e di 4Kids per i tagli ai cartoni animati.

Sogni Proibiti (Special Guest Star Ugazz)


Il telefono dell'ufficio suonò. Giacomo rispose dopo il primo squillo: era la centralinista.


- Signor Pierini, ha chiamato una certa Chiara per lei.

- Chiara? Me la passi, me la passi!

Qualche secondo di attesa, poi una voce squillante esplose nella cornetta.

- Auguriiiiiiii!

Un sorriso ebete affiorò sulle labbra di Giacomo.



- Ah, ti sei ricordata!

- Certo che mi ricordo! Per chi mi hai presa? Buon compleanno Topolino!

- Grazie Amorina! Quando torni? Mi manchi tantissimo...

- Ma sono via solo da ieri, sciocchino! Comunque, anche tu mi manchi! Qua ho finito, parto fra un'oretta e dovrei arrivare a Padova questo pomeriggio. Giusto in tempo per festeggiare!

- Perfetto! Pensavo di fare qualcosa con gli altri sabato, che dici? Così questa sera possiamo fare una piccola... festicciola privata!

- Sìììììì, ti giuro, volevo proporti la stessa cosa? E, visto che è una seratina speciale... possiamo fare qualcosa di speciale...

- Mmm... stuzzicante! E che cosa proponi?

- Non so... dimmi tu, dai! Esaudirò ogni tuo desiderio... sarò la tua schiavetta...

Giacomo arrossì, eccitato dalle parole della sua ragazza. Lanciò uno sguardo tutt'intorno, sperando di non aver destato la curiosità di qualche collega.

- La mia schiavetta, dici?

- Sì, tu comandi e io eseguo. Facciamo così, tu mi dici qual è la tua fantasia più segreta, e questa sera...

La temperatura nell'ufficio era aumentata di dieci gradi.

- Questa sera...

- Dai, dimmi qual è la tua fantasia!

-La mia fantasia?

- Sì, tutti hanno delle fantasie piccanti. Dai dai, Topolino, dimmi la tua?

Giacomo si guardò di nuovo attorno. Il colletto della camicia gli stringeva.

- Amorina, sono in ufficio, ci sono i colleghi...

- O me la dici ora, o non si fa niente! Daaaai...

La voce di lei era tutta risolini: le piaceva spronare Giacomo, sempre così controllato, così timido; si divertiva a vedere fino a dove arrivavano le sue inibizioni, e, una volta superate, con quale impeto poi si gettava nelle situazioni che lei gli poneva di fronte.

- Ok, ok, te lo dico. Ecco... sai che mi piacciono i videogiochi, un sacco... e fin da ragazzo... ragazzino, diciamo... ho sempre sognato... di giocare mentre... mentre una donna mi faceva...

- Ti faceva...

Giacomo si morse il labbro. Stava morendo di vergogna.

- Un pompino, ecco, l'ho detto.

Qualche attimo di silenzio. Poi Chiara scoppio a ridere, incredula:

- Non ci credo... ah ah... tu vuoi che io... ah ah ah... mentre tu smanetti con i tuoi giochini... Ah ah ah...

- Ecco, sapevo che non dovevo dirtelo.

- No, scusami... perdonami... se tu vuoi questo... eh eh... ti prometto che questa sera, mantre te ne starai sulla tua poltrona con il joystick, o che so io, in mano, ti farò una pompino che non dimenticherai mai.

- ...Ok.

- Bene! Scusa Topolino, ma ora devo scappare. A questa sera. Certo però che sei proprio matto...

- E ti piaccio così matto?

- Ti adoro così matto!

- Anch'io ti adoro. Ciao.

- Ciao.

Giacomo mise giù il telefono, in piena agitazione. Ancora non riusciva a capacitarsi di come avesse fatto a trovare una ragazza così. Lui poi, che si era sempre considerato uno sfigato, un secchione capace solo di risolvere equazioni e giocare ai videogiochi. Sembrava davvero che Chiara fosse spuntata fuori dai suoi sogni: bellissima, simpaticissima, intelligentissima e, dio, una vera porca! A letto faceva di tutto. E non solo a letto! Da tre mesi a questa parte, da quando l'aveva conosciuta, Giacomo aveva finalmente dato sfogo a tutte le sue frustrazioni sessuali, ed era anche dimagrito di cinque chili! Lei era insaziabile, il sesso proprio le piaceva. Ma Giacomo, da ragazzo sensibile qual era, non era interessato solo al sesso. Con lei stava bene, come non lo era mai stato: era riuscito perfino a riacquistare un po' di fiducia in se stesso, il lavoro andava meglio e la sua vita non gli sembrava più così penosa. Era innamorato perso. Unico difetto: a lei non piacevano i videogiochi, anzì, li considerava un po' una cretinata per bambini, una perdita di tempo. Un vero peccato, perchè, per non sembrare troppo infantile agli occhi di lei aveva limitato di molto il tempo dedicato al suo passatempo preferito.

Non si aspettava che lei accettasse di soddisfare quel desiderio che covava dentro da anni. Ne era rimasto davvero sorpreso. Ma in fondo, lei, se si trattava di sesso... Accidenti, finalemente il suo sogno adolescenziale sarebbe stato esaudito! Si ricordava ancora di quando, da ragazzo, si immaginava così intensamente che una ragazza, per lo più una delle sue compagne di classe, venisse a succhairglielo mentre giocava, che spesso, preso dall'eccitazione, doveva mettere in pausa e correre in bagno a masturbarsi. Sì, era proprio una sfigato...

Ma ora sorgeva un piccolo problema: il momento avrebbe dovuto essere perfetto, quindi quale gioco scegliere? Giacomo scartò subito il Wii: non si può godere tranquillamente dimenandosi durante una partita a Wii Tennis, assolutamente! E anche Batman Arkham Asylum, che aveva comprato da poco, non andava bene: metteva troppa ansia. Ci voleva un gioco tranquillo, per niente frustrante. Pes? No, a Pes si arrabbiava sempre. Poi, un lampo di genio! Avrebbe tirato fuori il vecchio Super Nintendo e avrebbe giocato a Super Mario World. Sì! Il suo primo gioco. Il gioco più bello di sempre. Che idea grandiosa!



La giornata durò un'eternità. La sera, finalmente, prima di salire al suo appartamento, Giacomo si fermo in garage a rovistare fra vecchi scatoloni. Alla fine lo trovò: il suo glorioso Super Nintendo! Portò la console in casa, assieme al gioco e al controller; spolvero per bene e collegò il tutto alla TV in soggiorno; prese la poltrona e la piazzò davanti allo schermo: la postazione era pronta.

Si fece una doccia veloce, indossò qualcosa di comodo e si sedette ad aspettare. Non aveva fame, non aveva sete, non pensava a nulla. Tenava lo sguardo fisso sulla TV, poi sulla console, poi sulla TV, poi sulla cosole ancora, e saltò in piedi con un scatto appena sentì suonare il campanello.

Aprì, e si trovò davanti Chiara, bellissima, con i suoi folti capelli neri abbandonati voluttuosamente sulle spalle e i suoi grandissimi occhi verdi, penetranti. Indossava un impermeabile grigio, legato in vita con una cintura, che le copriva tutto il corpo tranne i polpacci nudi e i suoi piccoli piedi, scalzi. Era nuda sotto quell'impermeabile? Giacomo, eccitato come un vulcano, la baciò violentemente sulla bocca sottile, ingraziosita appena da un velo di rossetto. Si guardarono negli occhi, senza dire una parola. Lei, con un gesto, slacciò la cintura dell'impermeabile e lo lasciò cadere: era completamente nuda!

- Ma dico, sei pazza - esclamò subito Giacomo, tirandola in casa e chiudendo la porta - così, sul pianerottolo? Aspetta almeno di entrare!

Lei rideva. Giacomo la guardò, con quel seno tondo e prosperoso che sobbalzava ai suoi scatti di riso, e i fianchi stretti, e il sedere... quel sedere... dio che donna! L'abbracciò di nuovo, si baciarono ancora, a lungo, mentre le mani di lui le percorrevano imperterrite tutto il corpo.

- Tanti auguri, padrone - disse lei, prendendo un attimo di respiro da quel bacio soffocante.

- Grazie schiavetta.

Chiara guardò la poltrona, e sorrise.

- Ah, vedo che hai già preparato tutto!

- Eh eh...già, sai, aspettando... vuoi qualcosa da bere, o... hai già mangiato? Com'è andato il viaggio?

Lei lo afferrò, lo lanciò letteralmente sulla poltrona e s'inginocchiò di fronte a lui.

- Non perdiamo tempo, padrone. Parleremo dopo: prima la schiavetta deve fare il suo dovere... - e cominciò a sfilargli i pantaloni.

- Aspetta! Devi accendi il Super Nintendo.

- Subito, padrone.

- E spegni la luce!

- La luce... certo padrone.

Chiara fece scattare l'interruttore della console, spense la luce e tornò a mettersi in posizione.

Sullo schermo apparve il menù di Super Mario World. Giacomo selezionò una nuova partita e, appena il calore delle labbra, della bocca, della lingua di lei avvolsero il suo pene, un brivido lo assalì, insostenibile. Non riusci a trattenere un gemito, quasi un singhiozzo prolungato, la mappa, ecco! La mappa dei livelli! Da quanti anni non giocava a Super Mario World? Dieci? Docici? Eppure si ricordava tutto, quella musichetta inconfondibile, il primo livello con la fila di tartarughe e, ah! Ora gli stava leccando i testicoli, Mario... Mario ha preso il fungo, ah! Un morso! La lingua sale, sale fino al glande, rotea veloce, più veloce, Mario va velocissimo premendo Y, con un saltò attraversa la sbarra del checkpoint e, Yoshi! Caro vecchio Yoshi che ingoia i nemici e succhia, succhia forte stringendo il pene con la mano, un sussulto, il respiro accellera, un altro gemito, è Natale...

Il piacere invase il corpo e la mente di Giacomo. Davanti allo schermo non vedeva più niente: si era staccato dalla realtà; era volato via, lontano. Solo le mani, come se vivessero di vita propria, si muovevano autonomamente, ignare di cosa passasse per la testa di Giacomo, pigiando rapide i tasti colorati del controller.

Tornò indietro nel tempo. Rivide la sua vecchia casa, addobbata per Natale, sotto l'albero il pacco con la carta rossa e il suo nome scritto sopra: il suo Super Nintendo! Rivide i lunghi pomeriggi invernali, tornato a casa da scuola, la pioggia sui vetri, Mario che attraversava montagne, castelli, grotte, case infestate... Rivide Filippo, Filippo! Il suo amichetto, chissà che fine ha fatto... Un livello a testa, sì, uno a testa, mentre la nonna portava ai suoi due birbanti un bel panino con la mortadella. Ah, la nonna Marì! Sempre vestita di nero, con quella pettinatura che lo faceva ridere, ma sempre tanto dolce! Si sedeva sul divano e lo guardava giocare. La incuriosivano tanto i videogiochi, le piaceva guardare e aveva anche provato a volte, ma moriva subito, non aveva il giusto tempismo e si faceva uccidere da quelle stupide tartatughe. E ne rideva, cara nonna! Gli mancava tantissimo la nonna, e... oh... oooh ODDIO!

Stava venendo! Durante la visione il piacere dei ricordi era diventato tutt'uno con quello sessuale e l'orgasmo, che Chiara gli aveva provocato con tanta passione, lo colse di sorpresa. Solo che, nell'attimo della potente eiaculazione, Giacomo non riusci a cancellare l'immagine del volto di sua nonna sorridente, che gli aleggiava quasi tangibile davanti agl'occhi, ed ebbe come l'impressione che... il suo seme... appunto... la tangesse! Povera, povera nonna Marì!

Inorridito, schifato, Giacomo si alzò in piedi all'improvviso, urlando, senza capire più nulla, e assestò a Chiara, ancora accucciata, una poderosa ginocchiata sul naso.

- Cazzoooo...che male! Ma sei idiota? - biascicò lei tenendosi una mano sul naso dolorante.

- Eh cosa?

- Ahi... porc...ma che t'è preso?

Giacomo ritornò in sè e si rese conto di ciò che era appena successo. La guardò mentre, ancora ai piedi della poltrona, dondolava avanti e indietro il busto, il volto contratto in una smorfia sofferente. Si sentì un imbecille.

- Amorina, cacchio, scusami... io, ti giuro, non so... è che all'improvviso mi vedo davanti la nonna e... oddio!

- Che c'è? Che c'è?... Aaah, perdo sangue! Ho la mano piena! Ahia... mi hai rotto il naso, stronzo! Me l'hai rotto... tu e quei giochi cretini!

- Vado a prenderti dei fazzoletti. Aspetta.

Corse in cucina, aprì l'armadietto dove di solito teneva i fazzoletti, ma non c'erano. Guardò negli altri, niente lo stesso. Forse li aveva finiti. Prese allora il rotolone di carta da cucina e tornò in soggiorno. Chiara, però, se n'era già andata.

Aprì la finestra che dava sul portone d'ingresso. Pochi secodi dopo vide uscire Chiara con passo svelto, vestita così com'era venuta, asciugandosi il sangue con le maniche dell'impermeabile.

- Chiara! - le gridò - dove vai?

Lei non rispose, si limitò ad alzare una mano e mostrare il dito medio. Salì sulla sua Punto rossa e sgommando se ne andò via.

Giacomo era scombussolato, esterrefatto. Non avrebbe mai immaginato che la serata potesse concludersi così. Aveva rovinato tutto. E Chiara s'era davvero incavolata... certo però che poteva dargli almeno il tempo di spiegare!

Tornò a sedersi sulla poltrona e, con un'espressione mesta e turbata, si mise a guardare il pavimento sporco di sangue. Questo turbamento, però, si stemperò pian piano, e le labbra di Giacomo si piegarono in un accenno di sorriso; il sorriso diventò un ghigno; il ghigno un risolino; il risolino una risata sonora. Rise di gusto, tenendosi la pancia con le mani, fino alle lacrime. In fondo, era la cosa più ridicola che gli fosse mai capitata, e solo a lui poteva capitare. Domani, ne era sicuro, avrebbe riso anche Chiara. La botta al naso non era grave, avrebbe scommesso tutti i suoi videogiochi che non era rotto. Domani sarebbe andato da lei con dei fiori per chiederle scusa, avrebbero fatto pace e ne avrebbero riso assieme. Domani.

Quella sera, infatti, Giacomo era esausto, e anche se avrebbe fatto una figura migliore a mettersi in macchina e seguire subito la sua ragazza, non ne aveva la forza. Quella sera, ormai, poteva dedicarla ad una cosa soltanto: i suoi amati videogiochi. Super Mario World aveva saputo stregarlo di nuovo, e aveva una gran voglia di giocarci seriamente, senza distrazioni. Da quanto tempo non prendeva una serata per se stesso? E per giunta era anche il suo compleanno: Chiara poteva aspettare.

Riprese in mano il controller ma, appena cominciato un livello, oh no, la nonna! Il volto della nonna inzozzato e disonorato ricomparve immediatamente davanti agli occhi di Giacomo, che distolse lo sguardo dallo schermo e strizzò forte le palpebre.

Si alzò e spense il Super Nintendo, spaventato. Cosa stava succedendo? Che scherzo era questo? Quell'orribile immagine, quell'orribile immagine incestuosa e nauseante era riapparsa. Non riusciva a crederci.

Volle fare un altro tentativo. Prese il controller della Play Station 3 e fece partire il gioco di Batman. Si concentrò, cercò di prestare massima attenzione a tutte le scritte che precedono il menù iniziale, lesse perfino i copyrights, pronunicando le parole ad alta voce. Niente da fare: una volta finito il caricamento, dai meandri più nascosti della sua mente fece di nuovo capolino la nonna, prima piccola piccola, poi via via sempre di grande, mostrando senza pietà la sua faccia sporca e soddisfatta.

- Ah... bastaaaa!

Giacomo scagliò a terra il joypad e cominciò a sfregarsi ferocemente gli occhi con le mani chiuse a pugno, come se volesse materialmente spazzare via la nonna, ripetendo con voce strozzata:

- Sono rovinato... non posso più giocare... sono rovinato...


no fear
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HellCiccio's Toons Ep. 1x04

"Once more with Jesus"














Drink!
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PadanGame

FORMATO: la pentola grande
DISPONIBILE: è già un bel po'
PUBLISHER: parla la tua lingua!
Questo nuovo prodotto è stato il parto della dislocazione a Pian del Re della Ubisoft, nella quale operano i quattro migliori ingegneri della ditta e tre cinghiali. Questo particolare team ha progettato un multigames che permetterebbe, a seconda dei punti guadagnati a ogni game, di far evolvere il proprio account sino al livello finale.
Ci sono tre percorsi:
  1. Facile, modalità Maroni: inizi dal livello base “ex-comunista” per giungere a quello “ministro”; viene consigliato a chi ha maggior abilità e sveltezza nei cambi d’abito e di opinione;
  2. Normale, modalità Bossi: il livello base è “degente da un ictus”. Seppur non sembri promettere bene, proseguire in questa modalità vi darà la soddisfazione da evolvere sino ad “animatore di folle padane”. Ma badate: richiede ritmi meno frenetici della seconda, ma anche maggior potenza e perseveranza nel pronunciare parole di più di tre sillabe senza biascicare;
  3. Difficile, modalità Calderoli: si parte dallo stato “so grugnire il mio nome e vari insulti” a “so grugnire il mio nome e vari insulti in parlamento”.

I vari game sono, seppur di grafica spartana (saper disegnare è da culattoni), molto studiati sull’impatto emozionale: simpatica la sostituzione del classico GameOver con le esclamazioni di una reale vecchina brianzola esclusivamente dialettofona che vi urlerà roca “ma va a lavurà, marochen!” (trovati pure un impiego, oh originario del meridione), oppure, in caso di gravissima disfatta, “turnate a ca’ vestra, negher” (ritornate nel vostro paese natale, oh uomini di colore). Altresì, la vincita del game verrà annunciata da una sorridente Colombina e il suo “Ciapa che bel toso!”, mentre si sporge col generoso petto nell’atto di porgervi polenta e piccioni arrosto (attenti al trabocchetto: accettate pure la polenta, ma non inimicatevi i piccioni che a Venezia sono una potenza mafiosa).

I giochi ideati sono:

  1. Scopri il diessino: non molto dissimile da più noto Phoenix Wright, vi impegnerà in interrogatorio di un operaio in una cantina buia e odorante di salumi, e in confronti con testimoni e prove, sino al raggiungimento della verità: Giulio l’è comunista?;
  2. Padan cart: il più classico dei giochi su pista, ma al posto di una macchina, guiderete l’ape di vostra zia. Badate a guadagnare vincite e punti, e potrete anche voi corazzare il mezzo, sino a riuscire a sbalzare in aria i capelloni dell’Onda di fronte ai licei;
  3. Sim Parlamento: Si tratta di simulatori (da cui il nome) di eurodeputati, piccoli personaggi completi di tratti fisici e caratteriali diversi tra loro, che vengono eletti, vivono, si riproducono e vengono arrestati. Abitano dei loft (da costruire e arredare), hanno un lavoro (?), guadagnano e vivono esistenze che ricordano quelle delle persone vere. Ma più grottesche (preso pari passi da Wikipedia);
  4. La Ronda: non il giornale d’inizio novecento, ma una simpatica simulazione di scampagnata non molto dissimile da Giulia Picnic, se non per quei molto alla moda giubbotti catarifrangenti e le barzellette su “C’è un napoletano, un culo e un negher…”. È possibile scaricare da internet un plus: la scorta di polizia che vi evita il pestaggio;
  5. Ora che anche i sedicenni possono sparare, ci divertiamo: uno sparatutto vecchio stile. Non ve lo sto neanche a descrivere...

Avvertenze: Potrebbe causare fastidi agli occhi, tendiniti e inappetenza. Il gioco non è adatto ai daltonici (la non distinzione di rosso e verde potrebbe essere fatale).

con inappetenza su Drink! il primo blog videoludico che parappapperò però pa!